L’ansia: che cos’è?
Si tratta di un disturbo che interessa il circa 5% della popolazione italiana. L’ansia è definita come una reazione istintiva di difesa, un allarme proprio dell’istinto di conservazione, ma anche come uno stato di tensione emotiva cui spesso si accompagnano sintomi fisici come tremore, sudorazione, palpitazioni ed aumento della frequenza cardiaca. L’ansia è un’emozione primaria che nel corso dell’evoluzione della specie ha svolto un ruolo adattivo. L’ansia infatti è l’emozione che anticipa il pericolo, che porta ad un aumento della vigilanza ed all’ instaurarsi di un complesso meccanismo fisiologico di allarme che, in termini evolutivi, è servito all’uomo per potenziare le risposte di fuga di fronte a pericoli concreti ed imminenti.
L’ansia si definisce patologica quando si caratterizza come prolungato stato di preoccupazione per circostanze ordinarie della vita e in assenza di gravi, ma soprattutto realistiche motivazioni . La conseguenza di ciò è un continuo stato di allarme ed ipervigilanza dovuto alla convinzione, irrazionale, che certi eventi negativi abbiano la possibilità di verificarsi.
La sindrome ansiosa comprende sintomi di tipo, somatico, psichico e comportamentale.
La componente somatica associata è costituita da sintomi a carico del sistema neurovegetativo,tra i quali spiccano: respiro affannoso, palpitazione, sudorazione, particolarmente al palmo dellamano, secchezza delle fauci, sensazione di “nodo alla gola”, di “testa vuota e leggera”, vampate di caldo; frequenti sono i disturbi di tipo gastro digestivi / disturbi addominali.
I sintomi psichici possono essere di natura cognitiva (ridotta concentrazione, facile distraibilità, disturbi della memoria), o a carico del nostro meccanismo di vigilanza (irrequietezza, irritabilità, nervosismo, facilità a sussultare, stato di allarme).
Spesso la sintomatologia somatica viene interpretata, erroneamente, come una serie di sintomi fisici con connotazioni catastrofiche.
Ecco alcuni esempi:
-la tachicardia viene interpretata come “sto per avere un infarto”,
-le vertigini vengono interpretate come “ sto per svenire”.
Quando la preoccupazione o i sintomi fisici connessi causano un disagio così significativo da produrre una compromissione della sfera sociale e/o lavorativa e/o familiare si parla di un DISTURBO D’ANSIA.
COSA FARE PER SUPERARE L’ANSIA?
La psicoterapia ad orientamento gestaltico che proponiamo, aiuta la persona che soffre di ansia a prenderne consapevolezza, ad individuarne il meccanismo disfunzionale che la attiva, a trovare strategie per contenerla e superarla.
La nostra terapia affronta l’ansia con un metodo che racchiude strumenti multidisciplinari che negli anni hanno dato ottimi risultati: il colloquio e le tecniche gestaltiche basate sul principio del qui ed ora, le strategie di desensibilizzazione e le tecniche di respirazione e rilassamento.