Assertività
Cosa è l‘assertività e quali i suoi ingredienti. Come essere assertivi.
• Ti senti sfiduciato, afflitto e incapace di portare a termine qualunque cosa: un compito, una relazione affettiva, un obiettivo?
• Devi sforzarti per esprimerti e far sentire la tua opinione?
• E’ difficile per te far sapere agli altri quali sono i tuoi reali desideri?
• Ti fai trascinare dagli altri e non prendi mai tu l’iniziativa?
• Ti senti “l’ultima ruota del carro”?
• Vuoi sempre averla vinta a tutti i costi?
Se ti sei ritrovato in almeno due di queste situazioni, forse non sei molto assertivo! Se vuoi farti rispettare dagli altri, devi innanzitutto lavorare su te stesso e sulla tua assertività.
Ma cos’è l’assertività? E’ un termine che deriva dal latino “asserere” (affermare) , in italiano “affermativo”, che potremmo anche intendere “riuscito”, e consiste nella capacità dell’individuo di riconoscere i propri bisogni, sentimenti, diritti, cercando di affermarli all’interno del contesto in cui è inserito, senza essere passivo ma senza prevaricare, mantenendo buone relazioni con gli altri attraverso una comunicazione chiara, diretta e al tempo stesso coerente e completa, sia sul piano verbale sia su quello non verbale.
L’assertività è una competenza relazionale che influenza profondamente le nostre relazioni con gli altri.
L’assertività si pone come modalità comunicativa equilibrata tra due polarità opposte:quella passiva e quella aggressiva.
La modalità passiva è caratterizzato dalla tendenza al ritiro o alla dipendenza, come chi antepone sempre i bisogni e le esigenze altrui alle proprie o chi ha difficoltà ad esprimere il proprio punto di vista, specie se in contrasto con quello degli altri e tende a rimanere in disparte per evitare conflittualità, complicazioni e disagio.
La persona che invece utilizza una modalità aggressiva tende invece ad essere invadente, a prevaricare gli altri e ad anteporre le proprie esigenze a quelle altrui, così facendo riesce ad ottenere in genere ciò che vuole, ma a scapito dell’adeguatezza delle relazioni.
E’ difficile essere assertivi sempre; ognuno di noi può adottare uno stile relazionale e comunicativo differente a seconda della situazione e in virtù delle proprie esperienze di vita.
Passività e aggressività si possono sostanzialmente considerare due facce della stessa medaglia (POLARITA’) che diventano modalità disfunzionali quando risultano stereotipate e rigide
Essere assertivi indica la capacità di affermare sé stessi, esprimere in modo chiaro ed efficace le proprie emozioni e le proprie opinioni senza avere un atteggiamento aggressivo nei confronti dell’interlocutore o viceversa senza assecondarlo per paura di essere criticati. La persona assertiva è disposta a mettersi in discussione e si pone in relazione cooperativa con l’altro, non sentendosi attaccata ma contando su una solida autostima anche dinnanzi alle incomprensioni e alle difficoltà.
L’assertività è la modalità relazionale che ci consente affermare il nostro punto di vista, di esprimere i nostri pensieri, con disinvoltura, senza ansia e nel rispetto degli altri.
Come diventare maggiormente assertivi
1. Il primo passo è acquisire una modalità di pensiero con idee positive:
• Posso migliorare
• Si può imparare dai propri sbagli
• Sono responsabile del mio comportamento
• Posso chiedere aiuto
2. Seguire le 5 azioni che consolidano l’assertività:
• Imparare a difendere i propri diritti.
• Cercare di esprimere i propri sentimenti
• Prenderer maggiormente l’iniziativa nelle differenti situazioni relazionali
• Cercare di essere piu indipendenti nelle varie aree della nostra vita
• Intensificare le interazioni positive con gli altri.
3. Evitare pensieri disfunzionali che ostacolano la nostra assertività come:
• la miglior difesa è l’attacco
• bisogna mostrarsi forti altrimenti gli altri se ne approfittano
• chi fa da se fa per tre
• tanto è tutto inutile…
Assertività e diritti
Il concetto di diritto è fondamentale nell’assumere una modalità assertiva. Difendere i propri diritti può a volte farci sentire a disagio, perché abbiamo la sensazione di anteporre i nostri bisogni a quelli altrui.
E’ importante tuttavia ricordarsi che è molto difficile che gli altri ci rispettino se prima non siamo noi a rispettare noi stessi.
Riporto la carta dei diritti della persona frutto di anni di lavori e studi sulla psiche umana e validi secondo il principio di: far valere i propri diritti senza violare quelli altrui.
Ognuno ha il diritto di:
1. Dire di NO senza sentirsi in colpa.
2. Avere idee personali e non necessariamente coincidenti con quelle altrui.
3. Chiedere (non pretendere) che le proprie idee e punti di vista siano ascoltati e presi in considerazione (non necessariamente condivisi) dagli altri.
4. Essere l’unico a giudicare il proprio comportamento, le proprie emozioni, i propri pensieri, assumerne le responsabilità e accettarne le conseguenze.
5. Non giustificare il proprio comportamento adducendo ragioni o scuse.
6. Valutare e decidere se occuparsi dei problemi degli altri.
7. Cambiare idea.
8. Sbagliare, assumendosi la responsabilità delle conseguenze.
9. Non farsi coinvolgere dalla benevolenza altrui quando vi chiedono qualcosa.
10. Dire “ non so” quando vi si chiede una competenza che non avete.
11. Dire “non capisco” a chi non esprime chiaramente ciò che si aspetta da voi.
12. Dire “ non mi interessa” quando gli altri vi vogliono coinvolgere nelle loro iniziative.
13. Essere se stessi anche se questo significa contravvenire alle aspettative altrui.